Saggistica

Monografia

L’invenzione del bene e del male

Autore: Hanno Sauer

Editore: Laterza 2023

Lingue di traduzione: Italiano - tedesco

Traduttori: Barbara Baroni e Marina Pugliano

La morale esiste da molto prima che si parlasse di Dio, di religione o filosofia. La sua storia è, anzitutto, il frutto di un processo di selezione naturale. Questo libro risale allora fino agli albori dell’umanità: nelle foreste dell’Africa orientale che, 5 milioni di anni fa, diradano per effetto dei cambiamenti climatici. Tra gli ominidi che scendono dagli alberi ci sono anche i nostri antenati, che si adattano agli spazi aperti organizzandosi in gruppi estesi. È sotto la pressione di fattori ambientali che la moralità emerge come fondamento di una cooperazione tanto precaria quanto essenziale alla sopravvivenza della specie.
Hanno Sauer offre al lettore una ‘genealogia’ della morale che si muove tra paleontologia e genetica, psicologia e scienze cognitive, filosofia ed evoluzionismo. Le tappe di questo percorso marcano le principali trasformazioni morali nella storia dell’umanità, arrivando fino ai giorni nostri. La crisi morale del presente, ci insegna Sauer, è il risultato di secoli, millenni, milioni di anni di stratificazioni. Ripercorrerne lo sviluppo è l’unico modo per costruire un futuro insieme.

https://www.laterza.it/scheda-libro/?isbn=9788858152003

La nostra morale è un palinsesto: una pergamena scritta e riscritta più volte, difficile da decifrare, spesso illeggibile. Ma che cos’è la morale? Come definirla? Meglio sarebbe non definirla affatto, visto che «definibile è soltanto ciò che non ha storia». Ma la nostra morale una storia ce l’ha, ed è una storia complessa e stratificata, per nulla adatta alle sterili for­mule che possiamo escogitare seduti alla nostra scrivania. Se fornirne una definizione è compito arduo, non significa però che sia impossibile dire con chiarezza che cos’è. Impossibile è definirla in poche parole.

La storia della morale non è una storia della filosofia mora­le. Riflettiamo sui nostri valori da tempi remoti, ma è da poco che abbiamo cominciato a mettere le nostre riflessioni per iscritto. Il Codice di Hammurabi e i Dieci Comandamenti, il Discorso della Montagna, l’imperativo categorico kantiano e il velo di ignoranza di Rawls rivestono un ruolo all’interno della mia storia, ma si tratta di un ruolo relativamente esiguo. Questa è la storia dei nostri valori, delle nostre norme, prati­che e istituzioni. La nostra morale non è nella nostra testa, ma nelle nostre città, negli argini, nelle leggi e nelle consuetudini, nelle feste e nelle guerre.

La storia che sto per raccontare vuol essere un contributo alla comprensione del presente. Oggi le società moderne so­no sottoposte alla pressione morale di conciliare la possibilità di sopravvivere con le verità più scomode della loro esistenza. In che modo possiamo disegnare una mappa dettagliata delle trasformazioni in corso nella nostra infrastruttura morale per fare luce sul loro insieme? Da dove viene la polarizzazione, l’inconciliabilità delle posizioni cui assistiamo oggi? In che rapporto stanno identità culturale e disuguaglianza sociale? Alla fine, i vari elementi appariranno reciprocamente colle­gati, e potremo ricavarne una diagnosi della crisi morale del nostro tempo. La diagnosi che propongo nasce dalla storia della nostra morale, che racconterò in questo libro. Per com­prendere il presente dobbiamo guardare al passato.

La storia della morale che vi propongo qui non è una tradizionale opera di storiografia, fondata su eventi concreti e percorsi di sviluppo più o meno documentati. È piuttosto un tipo di «storia profonda» che non si basa su date e su nomi, ma delinea uno scenario plausibile, simile a quello che si è dato realmente.

Il corso preciso degli eventi non sarà mai completamente decifrato; la sorgente del passato è molto profonda (forse addirittura impenetrabile). Dobbiamo affidarci alla migliore triangolazione possibile tra diverse discipline. Genetica, paleontologia, psicologia, scienze cognitive, primatologia e antropologia, filosofia e teoria dell’evoluzione offrono ognuna una serie di prospettive che possono essere collegate per formare un’immagine unitaria.

È possibile che questo racconto porti alla luce quella che Nietzsche ha chiamato la pudenda origo dei nostri valori? Una volta giunti al termine di questa storia, potremo ancora amare noi stessi? La scomoda verità, osservata alla luce fredda del giorno, manderà in pezzi la fiducia che riponiamo nei nostri valori? Dimostrerà che la nostra morale può reggere il colpo di un’analisi minuziosa dei suoi fondamenti? Oppure questa grande festa finirà in frantumi, in odio e vergogna?

Non sappiamo cosa ci riserva il futuro, come vivremo e come vorremo vivere gli uni con gli altri. Ma saperlo non ci è necessario. I nostri valori morali sono come fari che fendono la notte: non ci permettono di spingere il nostro sguardo troppo lontano; tuttavia, se ce serviamo, possiamo affrontare un lungo viaggio. Questa è la storia di quel viaggio.

È venuto il momento di partire.